27 Giugno 2011
VERTENZA KIWI

Coldiretti Viterbo: importanti risposte dalla Regione ma manca ancora il Ministero
Si è svolto a Latina l’incontro nazionale per la crisi del Kiwi e Coldiretti banca un primo risultato facendo sedere insieme allo stesso tavolo Regione Lazio, Ministero dell’agricoltura ed Università La Sapienza, per analizzare i problemi legati alla batteriosi del kiwi. “E’ nostra convinzione – afferma Gabriel Battistelli, direttore della Coldiretti di Viterbo –che dopo la delibera della Regione Lazio per 1 milione di euro destinati ai produttori del kiwi, occorre che intervengano il Ministero, per investire ulteriori risorse,  e il mondo universitario coordinato da un unico soggetto, per applicare eventuali azioni contro questa fitopatia. L’epidemia rappresenta un problema nazionale e come tale deve essere affrontata”. Il comparto del kiwi rappresenta l’unico primato a livello nazionale del Lazio. Raggiunge livelli produttivi pari ad oltre il 24% dell’intera produzione mondiale. (Oltre 10.000 ettari coltivati, circa 150.000 tonnellate prodotte nel Lazio; 12.000 le aziende presenti per un totale di oltre 40.000 persone impiegate). “Siamo pronti a mobilitare le imprese – prosegue Battistelli -se non arriveranno,  in tempi ragionevoli,  risposte concrete come gli ulteriori 4 milioni di euro che dovrebbero essere inseriti sulla vertenza in fase di assestamento di bilancio, come ha ribadito l’assessore Birindelli”.   “Il ruolo del Ministero è fondamentale – ha spiegato Aldo Mattia, direttore Coldiretti del Lazio – per sostenere l’azione della Regione che, finalmente, con la delibera di venerdì scorso, sta dando risposte ai produttori. Questi infatti, subito dopo la pubblicazione sul bollettino regionale del bando che regolamenterà la richiesta dei risarcimenti, potranno presentare le domande per ottenere i primi rimborsi”. Tutto ciò però non basta, non serve solamente questo contributo, pure importante, ma servono misure strutturali ed economicamente più consistenti affinché le produzioni di kiwi restino un primato nel Lazio. Che si deve andare avanti nella ricerca è un punto fondamentale alla luce anche dell’esposizione chiara e precisa della prof.ssa Angiolella (titolare della cattedra microbiologica della Sapienza) che ha spiegato di aver trovato, almeno in laboratorio, una combinazione in grado di debellare l’infezione. Adriano Rasi Caldogno, direttore generale del Ministero, ha garantito l’impegno del dicastero e la convocazione di un tavolo entro la metà di luglio per declinare azioni ed interventi. Un segnale che però non ha smorzato l’appello lanciato da Coldiretti “Ed ora i soldi” che ha trovato, per ora dalla Regione, le prime risposte. Si tratta di un punto di partenza e non certo di arrivo per l’Organizzazione agricola. All’incontro hanno preso parte il sindaco di Latina Di Giorgi, i Consiglieri  regionali Claudio Moscardelli e Stefano Galetto, l’assessore provinciale Tiero, e tanti altri amministratori insieme ad oltre 200 produttori tra cui una folta delegazione di Viterbesi. Moscardelli ha lanciato la proposta di far anticipare alla Regione i fondi ministeriali così come accaduto per altre emergenze nelle passate legislature. “Dobbiamo – ha concluso Gargano –tenere alta la guardia e difendere tutti insieme questo primato che è nazionale,  attraverso la più ampia sinergia possibile ma con la determinazione necessaria a scongiurare la scomparsa di un prodotto così importante che rappresenterebbe una tragedia non solo agricola ma anche sociale”.

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