Il raggiungimento di un’intesa nazionale sul prezzo del latte al tavolo convocato dal ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, rappresenta un passaggio fondamentale per dare prospettive alle stalle e raggiungere l’obiettivo di non lasciare a terra neppure un litro di latte dopo le incertezze delle ultime settimane, che rischiavano di compromettere il futuro di un settore cardine del made in Italy a tavola.
“Con l’accordo raggiunto – sottolinea il presidente di Coldiretti Lazio, David Granieri – è stato finalmente definito un livello di prezzo nazionale sotto il quale, per i prossimi mesi, non si potrà più scendere. È un segnale importante, che deve essere affiancato a contratti di durata lunga per permettere alle aziende di poter programmare le proprie attività con maggiore serenità, dopo un periodo in cui sembrava imminente il crollo dei listini, che avrebbe potuto compromettere la tenuta economica di molte stalle. Il mantenimento del differenziale tra nord e centro e la valorizzazione del latte fresco, specialmente nella città di Roma, può aiutare le stalle del Lazio a trovare una prospettiva”.
Per le aziende da latte del Lazio la nuova soglia di riferimento è un punto di partenza indispensabile. “E’ però altrettanto chiaro – prosegue Granieri – che non possiamo accontentarci: chiediamo alle industrie di trasformazione del nostro territorio di creare stabilità, investendo nella durata dei contratti”.