1 Aprile 2015
MADE IN ITALY


Trasparenza e riconoscibilità per le carni grazie alla nuova carta d’identità

Passo in avanti per l’etichettatura nell’ambito del settore agroalimentare dal 01 aprile, con l’introduzione della carta d’identità per alcuni prodotti come la braciola, l’abbacchio, le costolette e l’ arista.
Grazie all’applicazione del regolamento comunitario 1337/2013 diventa quindi obbligatoria l’indicazione del Paese d’origine o del luogo di provenienza sia delle carni fresche che di quelle refrigerate o congelate degli animali appartenenti alla specie suina ovina, caprina e di volatili.
Tale strumento renderà quindi il consumatore maggiormente consapevole all’atto di acquisto delle carni; basterà infatti scegliere prodotti recanti la scritta “origine Italia” per assicurarsi che tutte le fasi, dalla nascita all’allevamento per arrivare fino alla macellazione, siano state seguite e garantite sul territorio nazionale.
“Ormai da diversi anni Coldiretti sta combattendo battaglie che inneggiano alla necessità di una maggiore trasparenza nel settore agroalimentare – ha affermato Gabriel Battistelli, Direttore della Federazione di Roma – e l’introduzione della carta d’identità per alcune tipologie di carni è un passo in avanti in difesa del Made in Italy ma diventa pure uno strumento utilissimo per il consumatore, oggi sempre più attento alla spesa ma spesso confuso da marketing fuorvianti. L’augurio è che presto tale identificazione si possa ottenere per le carni di coniglio, di cavallo ed anche per i salumi che purtroppo al momento attuale rimangono fuori dal campo di applicazione del regolamento europeo”.
Il fenomeno dell’etichettatura dei prodotti prese avvio nell’anno 2000 quando, di fronte all’emergenza della cosiddetta “mucca pazza”, divenne assolutamente necessario identificare in modo certo la carne bovina.
Negli anni successivi altri prodotti divennero oggetto di etichettatura come ad esempio le uova, il miele, l’indicazione dell’origine delle olive impiegate per la produzione di olio o anche quella della passata di pomodoro solo per citare alcuni esempi.
C’è ancora molto da operare in questo settore, e ad oggi rimangono ancora tanti prodotti importanti orfani di policies identificative quali ad esempio pasta o formaggi. Tuttavia nell’anno in cui il settore agroalimentare ruota attorno al leitmotiv “Nutrire il pianeta” anche la carta d’identità che entrerà in vigore per le carni, segnerà un punto a favore della trasparenza, che seppur non si sostanzi in un match point è pur sempre un ulteriore elemento a difesa e tutela del Made in Italy da sempre obiettivo della Coldiretti.

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