7 Aprile 2014
FERMO NO AGLI OGM

 
In Italia è partito il conto alla rovescia sugli OGM. Il prossimo 9 aprile, infatti, il Tar del Lazio si pronuncerà sul ricorso presentato da un agricoltore friulano contro il decreto interministeriale che proibisce la semina di mais MON810. “Se il ricorso fosse accolto- spiega Saverio Viola, direttore di Coldiretti Frosinone -  si rischia di aprire la strada a semine incontrollate di colture OGM con conseguenze drammatiche per la filiera agricola italiana, l’ambiente, le produzioni biologiche, le esportazioni e la libertà di scelta dei cittadini”.La Task Force "Per un'Italia libera da OGM", composta da 39 associazioni, è in prima linea a difendere i terreni agricoli. “ Alcune Associazioni in rappresentanza di tutta la Task Force – argomenta Viola - hanno presentato un ricorso ad opponendum, e sono al fianco dei  Ministeri dell’Agricoltura, dell’Ambiente e della Salute affinchè  non sia un singolo agricoltore a superare la scelta delle istituzioni fatta nel rispetto della volontà della maggioranza dei cittadini italiani. Ma se  il ricorso dell’agricoltore friulano fosse invece accolto la Task Force rinnova l’appello al Presidente del Consiglio Matteo Renzi e al governo perché venga emanato con effetto immediato un decreto contro le semine OGM e, a partire dal semestre italiano, si impegni in sede europea a elaborare finalmente una chiara iniziativa per impedire coltivazioni geneticamente modificate.
“Occorre informare i cittadini sulle conseguenze e i rischi di coltivazioni OGM – speiga Viola – e per questo ci stiamo organizzando. In attesa di un intervento del governo, le Regioni si stanno muovendo. La Regione Friuli ha emanato un regolamento che vieta la semina e la coltivazione di OGM sul suo territorio in caso di successo del ricorso al Tar, ipotesi in cui le associazioni della Task Force presenterebbero comunque ricorso al Consiglio di Stato.   Quasi otto ciociari su 10 (76%) sono contrari agli OGM, secondo l’ultima rilevazione condotta da Ipr marketing nel giugno 2013. “Abbiamo ancora la possibilità – spiega il presidente provinciale di Coldiretti Frosinone, Vinicio Savone - di scegliere e di fermare l'avanzata di un modello agricolo che potrebbe mettere in serio pericolo l’identità e la distintività di uno dei settori che può contribuire maggiormente alla ripresa economica ed occupazionale. Distintività, qualità e tipicità sono le strade vincenti in questa fase congiunturale. Come dimostra il boom degli acquisti diretti di alimenti garantiti OGM free dai produttori agricoli che nonostante un calo dei consumi alimentari del 3,7 per cento sono aumentati del 67 per cento nel 2013 secondo la Coldiretti  e dell’8,8 per cento quello dei consumi di prodotti biologici secondo recenti rilevazioni Ismea GfkEurisko.

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