Coldiretti Lazio chiede un incontro urgente con l’Assessore all’Agricoltura della Regione, Sonia Ricci per affrontare il dramma dei produttori laziali, visti i dati appena pubblicati da ISMEA, secondo i quali per il 2014, si prevede una stagione che “può definirsi pessima in maniera quasi uniforme” con stime che indicano, nel Lazio un -37% di produzione, soprattutto a causa del clima che non ha permesso la normale allegagione delle piante.
Il livello di produzione atteso è di circa 12.000 tonnellate, un quantitativo assolutamente insoddisfacente, sempre secondo l’Istituto per i Mercati agricoli, che si accompagna ad una stagione della molitura aperta in ritardo e con molte strutture che probabilmente non apriranno affatto per assenza di prodotto.
Una previsione allarmante che non riguarda però solo l’aspetto quantitativo ma anche quello qualitativo, anch'esso previsto negativo, a causa dei numerosi attacchi della mosca olearia che hanno determinato una caduta anticipata delle olive.
La superficie interessata dalla flessione della produzione è di 86 mila ettari di superfici (il 7,2% degli uliveti attivi in Italia), coinvolge 128 mila olivicoltori di cui 1.380 ricompresi nel circuito delle 4 Dop dell'olio d'oliva attive in regione e oltre 300 frantoi che hanno subito gli effetti di un cambiamento climatico caratterizzato da un inverno mite e una estate piovosa che ha influenzato sia la fioritura che l’allegagione, oltre che favorire lo sviluppo di patologie come l’occhio di pavone che ha indebolito le piante e determinato l’impossibilità di eseguire i normali trattamenti.
Per questo Coldiretti Lazio ha chiesto un incontro urgente con l’Assessore all’agricoltura della Regione Sonia Ricci per affrontare insieme la situazione che l’Organizzazione agricola prevede più grave e drammatica delle attuali stime.
“Si tratta – ha affermato il presidente di Coldiretti Lazio, David Granieri - di concertare le misure più adatte a tutelare il reddito dei produttori, la qualità dell’olio d’oliva laziale ed evitare inganni al consumatore che potrebbe trovarsi di fronte prodotto straniero, spacciato per Made in Italy”.
10 Novembre 2014
COLDIRETTI LAZIO: OLIO D’OLIVA, PRIME STIME PREVEDONO CALO DI QUASI IL 40% DELLA PRODUZIONE