27 Luglio 2011
ALLEVATORI IN STRADA CON I TRATTORI

“I nostri allevatori accoglieranno gli automobilisti regalando il latte ciociaro nel virtuale ingresso della Ciociaria al casello A1 di Frosinone”. Così Paolo De Cesare, direttore della Coldiretti di Frosinone, commenta la manifestazione degli allevatori di domani, giovedì 28 luglio. Il programma di massima prevede, a partire dalle ore 9.00, il ritrovo di allevatori e trattori all’uscita dell’autostrada A1 di Frosinone. Subito dopo, intorno alle ore 10.00, alcuni trattori muoveranno verso la Prefettura, dove, dopo un breve intervento in piazza della Libertà, Coldiretti consegnerà al Prefetto Maddaloni,  la propria piattaforma a sostegno del settore e a difesa delle stalle e del latte sottopagato a livelli insostenibili.
“A tutti gli automobilisti di passaggio – ha detto ancora De Cesare - verrà distribuito il buon latte locale e spiegate le motivazioni della protesta insieme all’importanza di difendere il prodotto locale e, con questo, il territorio e le aziende. Le stalle italiane sono a rischio di chiusura perché - denuncia il presidente Loris Benacquista - viene spacciato come nazionale il latte straniero, per la mancanza dell’obbligo di indicare la provenienza in etichetta per latte a lunga conservazione e formaggi. Negli ultimi 5 anni, in provincia di Frosinone, hanno chiuso oltre 500 aziende, nel Lazio gli allevamenti sono passati da 2.712 a 1.705. Il prezzo regionale (0.42) non è stato rispettato nel territorio ciociaro dove in media i produttori riscuotono 0.34 centesimi per litro, meno di 20 anni fa. A queste condizioni – tuonano i produttori - il latte è meglio regalarlo.    Una situazione inaccettabile che mette a rischio un patrimonio del Made in Italy che ha saputo conquistare nel mondo primati di qualità e sicurezza e 1.500 posti di lavoro che si sommano alla grave crisi occupazione della zona. Gli allevatori vogliono continuare a lavorare e produrre latte di qualità per garantire un prodotto sano e di provenienza. ”I produttori ciociari – ha detto il direttore della Coldiretti di Frosinone, Paolo De Cesare - sono schiaffeggiati dalla speculazione che ha  fatto esplodere i prezzi dei mangimi e del gasolio, schiacciati dai costi di produzione, ma intendono restare  fedeli alla qualità del proprio prodotto anche per i consumatori. Per tutelare il proprio lavoro e garantire origine e provenienza di latte e formaggi occorre una fase nuova fatta di impegni per loro ma anche di dignità per il proprio lavoro che non puo’ e non deve essere mortificato. Consegneremo una nostra proposta al Prefetto che rappresenta un punto di partenza e non certo di arrivo della mobilitazione e dello stato di crisi che resteranno aperti finchè non arriveranno risposte concrete per gli imprenditori.

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