“Siamo molto soddisfatti poiché la Regione ha accolto le nostre richieste e annunciato il rifinanziamento all’interno del PSR della misura relativa al benessere animale che sarà dedicato al settore ovicaprino, strategico per la crescita dell’economia locale e di grande tradizione nel Lazio. Si tratta di un importante stanziamento: 2,5 milioni di euro ogni anno per il prossimo quinquennio, che arriva a coronamento di un lavoro durato mesi e sviluppatosi attraverso una lunga serie di incontri, dibattiti e proposte. Coldiretti Lazio, infatti, ha presentato una piattaforma dettagliata per il potenziamento del settore, evidenziando la centralità di alcuni punti, dalla necessità di una misura specifica del PSR sul benessere animale all’apertura di un tavolo regionale sul prezzo del latte che già è stato attivato. A supporto di esso, come auspicato, la Regione ha garantito l'istituzione di un Osservatorio sulle produzioni ovine e di carne, per monitorare in termini quantitativi ed economici la filiera, dalla produzione alla trasformazione e commercializzazione. Un ulteriore passo in avanti, a garanzia di produttori e consumatori, nella strada percorsa per la difesa della qualità e distintività del nostro cibo. Ora è necessario che arrivino risultati concreti anche sul cacio romano, attivando tutti i meccanismi per il riconoscimento del prodotto, a partire dall’approvazione comunitaria. Si tratta di una battaglia che vede Coldiretti Lazio impegnata in prima fila. E’ inaccettabile, infatti, che solo 3 forme su 100 di pecorino romano siano prodotte con il latte degli allevatori laziali. Una percentuale irrisoria per un autentico simbolo dell’agricoltura capitolina per storia, cultura e tradizioni”. Lo comunica in una nota David Granieri, presidente Coldiretti Lazio.